25 marzo 2011

Real Pavarolo beffato dal Corio a domicilio: 2-3

COPPA PIEMONTE 3ª CATEGORIA:
REAL PAVAROLO-CORIO 2-3 (0-2)
REAL PAVAROLO: Gunetti 6, Rabezzana 5,5, Gaiotti 5, Mantoan 6,5 (39’ p.t. Antonello 6,5), Lapi 5,5, Marco Roagna 6, Pasquero 6,5 (45’ s.t. Muccioli s.v.), Stefano Roagna 6, Gai 6,5, Rizzo 6, Balasso 6 (37’ s.t. Simone Casalis s.v.). 14 Gaieri, 17 Massimo Croveri. All. Claudio Croveri.
CORIO: Lubello 7, De Palma 6, Zanella 5,5, Molinar 6,5, Valpreda 5,5, Basilicata 6,5, Salmaso 5 (13’ s.t. Gianluca Viola 6), Massa Micon 7 (41’ s.t. Matteo Viola s.v.), Ferrando 6,5 (43’ s.t. Gili Viter s.v.), D’Alozzo 6,5 (Ruò Roc s.v.). All. Walter Picca Piccon. ARBITRO: Siviero di Collegno 5.
RETI: 1’ p.t. e 17’ p.t. Massa Micon; 7’ s.t. Marco Roagna; 24’ s.t. Pasquero su rigore; 38’ s.t. Ferrando.
PAVAROLO Coppa Piemonte amara per il Real Pavarolo, che cade in casa al cospetto del Corio con
un 3-2 che lascia molto rammarico e viene eliminato. Nei primi venti minuti il Corio va in rete con due azioni fotocopia, entrambe firmate dal rapido Massa Micon. Tra le due marcature i locali sfiorano il pari in numerose occasioni (su tutte una girata di Rizzo ribattuta da Lubello). La porta ospite sembra stregata: Lubello si supera ancora su Mantoan e quando il
numero uno è battuto, Molinar ci mette il corpo. Al 7’ della ripresa Marco Roagna in mischia accorcia le distanze. Nonostante l’inferiorità numerica per il rosso diretto a Gaiotti, arriva il 2-2 con un penalty di Pasquero (mani di Zanella). Al 38’ la beffa: Ferrando è solo in area e scavalca Gunetti, regalando la vittoria ai suoi.
Pietro Bosco

Corriere di Chieri, 25 marzo 2011

Frana San Defendente

PAVAROLO - Rientrate le famiglie evacuate
Una frana larga quasi quanto metà della strada, circa 300 metri a valle di San Defendente, scendendo verso Castiglione. E’ questo il danno più grave tra i tanti causati sul territorio comunale dalle piogge della settimana scorsa.
Mercoledì, infatti, sono state fatte rientrare le quattro famiglie, otto persone in tutto, che avevano dovuto lasciare le loro case ai numeri 7, 9 e 11 di via San Rocco. «La  verifica tecnica ha evidenziato come gli edifici non abbiano  subito lesioni - segnala il sindaco Sergio Bossi - Lo  smottamento ha riguardato il giardino, che ora si dovrà  risistemare ». Peserà invece sulle spalle (e sulle casse...)  provinciali il rifacimento della strada che dai Tetti porta a  Castiglione. Ha ceduto la sponda, portando con sé una  fetta d’asfalto. Ora il tratto è transennato e la strada, poco  trafficata, è percorribile in entrambe le direzioni.
Dalla Provincia annunciano per i prossimi giorni un sopralluogo: «Valuteremo la gravità del caso sia dal punto di vista tecnico, sia da quello economico», segnalano i tecnici provinciali. C’è però da pensare che le riparazioni non arriveranno in tempi rapidi: «Fanno capo a noi circa 3000 chilometri di strade - ricordano dalla Provincia - Solo le ultime piogge hanno causato una cinquantina di danni gravi». Alle tante frane di minor entità, causate dallo scivolamento di qualche metro cubo di terra sulle carreggiate, il Comune sta già provvedendo in proprio. Ma Bossi è preoccupato per la frana di San Defendente: «Non è un danno che si può riparare scaricando qualche rimorchio di terra. Occorrerà prima consolidare la sponda, e poi riempire l’avvallamento che si è creato».

Corriere di Chieri, 25 marzo 2011

La disputa sul capolavoro di Casorati dovrà aspettare che arrivi il nuovo giudice

Rubato, ritrovato e il figlio adesso lo rivuole. Vale 800 mila euro

Slitta di dieci mesi ed è fissata per il 21 dicembre l’udienza in cui si parlerà del “Ritratto della sorella Elvira”: il quadro dipinto nel 1925 da Felice Casorati, rubato la notte tra  il 22 e il 23 gennaio 1963 dalla “casetta bianca” che l’artista
possedeva in via Maestra, a Pavarolo. Lucia Mancinelli, il magistrato cui era stato affidato il caso, è infatti stata assegnata a un’altra sezione del Tribunale di Torino. Un altro giudice, ancora da nominare, “erediterà” la causa civile che, in teoria, si sarebbe dovuta dibattere a febbraio per andare a sentenza ad aprile. Si stima che l’opera valga 800.000 euro: in attesa della sentenza è depositata nei forzieri della Galleria d’arte moderna di Torino. A contenderla sono Francesco Casorati, figlio ed erede del pittore (assistito dagli avvocati Lorena Iannuzzi e Cristina Rey) e Annamaria Paravidino (patrocinata dagli avvocati Jenny Castelli e Felicetta Oddono), che sostiene di aver avuto il dipinto in piena buona fede, tanto da poterne vantare la legittima proprietà. Il caso è certamente intricato, anche perché nel frattempo sono morte alcune persone che avrebbero potuto fare chiarezza sulla vicenda (in particolare uno zio della Paravidino).L’avvocato Iannuzzi però non ha dubbi: «E’ sospetto già il solo fatto che per quarant’anni nessuno abbia fatto vedere o abbia esposto un’opera che è una tappa fondamentale nella pittura del Novecento. Se davvero i proprietari
fossero stati convinti del loro  diritto, esporre la “Sorella” non avrebbe fatto altro che aumentarne il valore». L’avvocato Castelli, invece, non vuole entrare nel merito della vicenda: «Perché finora s’è detto troppo, anche denigrando una famiglia per bene. Ora vogliamo che a parlare sia il giudice».
Enrico Bassignana

Corriere di Chieri, 25 marzo 2011

22 marzo 2011

Collina in ginocchio

Dopo le piogge, famiglie sfollate e danni
Famiglie sfollate e strade chiuse: l’ondata di pioggia è passata e ha messo di nuovo a nudo la fragilità delle colline chieresi. Il sole è tornato da cinque giorni, eppure ci sono aree dove l’emergenza non è ancora finita. E bisogna cominciare a calcolare i danni. A Pino Torinese, giovedì pomeriggio l’allarme per una piccola frana in via Stura, sul versante verso Torino. Lo smottamento del terreno confinante con le ultime due villette della zona ha fatto crollare un pezzo del muretto di cinta. Sono intervenuti i Vigili del fuoco di Torino che per prudenza hanno evacuato i residenti del complesso di sette villette. Monitorata la zona, anche dall’alto con un elicottero, l’allarme è cessato: nessuna frana minaccia le abitazioni. Nel giro d’un paio d’ore, tutti sono potuti rientrare in casa. Molto più pesante la situazione su strada Eremo e via Palazzotto, tuttora interrotte. La frana su strada Eremo si trova a circa 250 metri dalla rotonda della Margaria. Il fronte è lungo una trentina di metri. Dal fianco della collina sono scivolati sulla carreggiata fango ed arbusti. La massa di detriti è stata in gran parte rimossa. «Anche se la strada è provinciale, siamo intervenuti subito noi per motivi di protezione civile – spiega il sindaco Andrea Biglia – Non l’abbiamo ancora riaperta perché il versante appare molto fragile e ci sono parecchie piante che minacciano di cadere. Se dovesse piovere di nuovo, il crollo potrebbe ripetersi. Per fortuna in quella zona non ci sono abitazioni». Ieri la strada è stata riaperta, ma ci sarà bisogni di ulteriori interventi di protezione: «Ma non possiamo farlo noi, perché quel terreno è privato». In strada Palazzotto, già stretta in condizioni normali, hanno ceduto una sessantina di metri della corsia verso valle. Lo smottamento è avvenuto circa a metà, in corrispondenza del numero 22. Una corsia è scesa di trenta-quaranta centimetri. La corsia superstite sarebbe sufficiente per il transito d’un veicolo ma non potrà essere utilizzata fino a che non sia stata verificata la tenuta. «Lì il lavoro è certamente più impegnativo. Dovremo trovare il denaro per farlo perché tocca a noi»
A Pavarolo, il sindaco Sergio Bossi ha ordinato in via precauzionale lo sgombero delle case ai numeri 7, 9 e 11 di via San Rocco, abitate in da otto persone, che si sono trasferite da parenti: «Gli edifici non hanno riportato lesioni, anche perché erano stati rinforzati dopo una frana avvenuta nel ’94 - spiega - Lo smottamento ha riguardato il giardino.Forse già oggi, però, potranno rientrare». Sempre a Pavarolo, è più seria la situazione della strada tra San Defendente e Castiglione: «E’ franata mezza corsia, e il movimento non si è ancora esaurito - segnala Bossi - Occorrerà un intervento con le terre armate, a sostegno della carreggiata da ricostruire, e dunque non sarà una cosa rapida». Tra la Trinità di Montaldo e Marentino è a rischio la strada di collegamento: «Per ora abbiamo imposto il divieto di transito ai mezzi pesanti, ma temo dovremo chiuderla del tutto - annota il sindaco marentinese Gian Luigi Cochis - Il tratto che occorrerà riparare è lungo circa 60 metri». Ancora in territorio marentinese, a Vernone, è partita un’altra fetta di collina a lato dell’ex asilo, che ha già scoperte parte delle fondamenta dopo la frana dell’aprile 2009: se non altro non sono coinvolte strade o case occupate. E’ invece abitata la cascina Sant’Andrea, a Lovencito, che al momento è isolata: vi si accede solo a piedi. «Ho sollecitato la prefettura affinché la riapra - afferma il sindaco di Moriondo Giuseppe Grande - Lì, infatti, abitano anche persone anziane, oltre ad esserci il bestiame di una stalla». E ancora Montaldo: all’imbocco di strada Traversagna una frana ha parzialmente ostruito il passaggio, ora possibile a senso unico alternato. Più grave il problema della nuovissima piazza della Trinità: «C’è stato uno scivolamento di terra, probabilmente causato da infiltrazioni d’acqua - segnala il sindaco Giancarlo Vidotto - Ora nell’asfalto della piazza si sono aperte crepe, e si è affossato un tratto del marciapiede verso valle, che abbiamo transennato». Durissimo il colpo anche nell’Alto Astigiano: la viabilità è quasi completamente ristabilita, ma i danni sono ingenti. Ancora chiusa - e non si sa ancora per quanto tempo - risulta la provinciale che collega Castelnuovo a Berzano. Qui, in frazione Bardella ha ceduto un consistente tratto di strada e ha ceduto un muro a lato della strada. «Difficile capire quando potrà essere di nuovo percorribile in quanto il danno è davvero notevole – considera il vigile berzanese Daniele Uberto – Invece, è già libera dalle frane e quindi ripercorribile la Berzano-Albugnano, così come la Castelnuovo-Albugnano. In questi casi le carreggiate erano state ostruite da frane, ma la pavimentazione, per fortuna, non ha riportato cedimenti». Situazione sotto controllo a Moncucco, dove il danno più ingente si è registrato in strada Pogliano. «In un breve tratto, siamo stato costretti a restringere la carreggiata in quanto su un lato ha ceduto – testimonia il vigile Severino Vinassa – Abbiamo poi registrato altri piccoli danni, ma direi che sono abbastanza limitati rispetto a quanto capitato nei dintorni». A Castelnuovo, forse il centro più colpito, il sindaco ha richiesto lo stato di calamità: «I danni a strade, edifici pubblici e privati, sono davvero tanti – accenna Giorgio Musso – Al momento stiamo ancora facendo sopralluoghi e non avremo una stima completa della situazione e dei costi prima di fine settimana». Intanto in pianura, mentre i campi riassorbono a fatica l’acqua, Santena lamenta danni alla passeggiata del parco golenale lungo il torrente Banna: a piena dei giorni scorsi ha divelto parte dello steccato e “arato” il sentiero. La ringhiera di legno è fortemente piegata in corrispondenza dell’ansa del torrente, dove l’acqua arriva con più forza. Il danno forse meno vistoso ma più grave è sul sentiero. In molti tratti è stato portato via lo strato superficiale di ghiaia e quello sottostante di “terreno stabilizzato”, cioè terra mista a cemento. In due punti è arrivato fino al “tessuto non tessuto” che si trova sotto questi due strati: teloni collocati per render più stabili gli strati superiori della passeggiata. «E’ un danno notevole: bisognerà rifare gran parte del sentiero », commenta il capocantiere dell’impresa torinese Tecnoverde, che l’ha costruito e sta piazzando gli ultimi cestini dei rifiuti. Se infatti la passeggiata bassa è rovinata, sulla via centrale è finito l’arredo dell’ingresso. Pavimentazione in blocchetti di porfido, alcune panchine, una sorta di gazebo scoperto in acciaio, lampioni, una fontanella, in arrivo a giorni. Con questi lavori, se ora non ci fossero da riparare i danni, sarebbe stata conclusa un’opera ideata cinque anni fa e costata 200.000 euro.

Pavarolo conquista il derby delle corone

3ª F: il Villastellone si inchina

REAL VILLASTELLONE-REAL PAVAROLO 1-2 (0-0) REAL VILLASTELLONE: Ferro, Greco, Luigi Schiavone, Arpino (20’ s.t. Russo), Fabaro, Antonio Schiavone, Dario Rizzi, Matarese, Iula (15’ s.t. Davis Rizzi), Rosso, Chiappara (3’ s.t. Gili). 15 Cagnin. All. Alfonso Schiavone.
REAL PAVAROLO: Gabriele Casalis, Marco Roagna (10’ s.t. Francesco Montaldo), Gaiotti, Mantoan, Rabezzana, Stefano Roagna, Pasquero, Luca Montaldo, Gai (35’ s.t. Frontera), Rizzo (35’ s.t. Lapi), Gaieri (6’ s.t. Balasso). 12 Gunetti 13 Antonello 18 Simone Casalis. All. Claudio Croveri.
RETI: 10’ s.t. Stefano Roagna, 21’ s.t. Davis Rizzi, 30’ s.t. Gai.
VILLASTELLONE La capolista Real Pavarolo supera a pieni voti anche il difficile esame Real Villastellone, imponendosi per 2-1 al termine di una gara combattuta. Il punteggio si sblocca solo al 10’ della ripresa quando, in seguito ad un tiro dalla bandierina, Stefano Roagna svetta più in alto di tutti e di testa insacca. La replica dei padroni di casa è affidata ai
piedi di Davis Rizzi che, al 21’, si inserisce su un traversone e batte Gabriele Casalis. Alla mezz’ora, Gai anticipa difensore e portiere e sigla la rete che vale i tre punti. Al 40’ viene espulso Antonio Schiavone per fallo di reazione.

Pavarolo a senso unico

PAVAROLO 2004-LINGOTTO 3-0 (1-0)
PAVAROLO 2004: Balbi, Razzetti, Tresoldi, Pavan, Servetti, Burello, Tarasco (30’ s.t. Nafissi),
Cannizzaro, Balbiano, Macchioni (33’ s.t. Finetti), Miglioretti (31’ p.t. Vittone). 12 De Gaetano 13
Quaglia 16 Mescia 18 Coscarelli. All. Francesco Arena.
LINGOTTO: Cammisa, Acanfora, Aloise, Carulli (25’ s.t. Di Crescenzo), Nicolazo, Vincenzo Placanica, Corigliano, Paolo Placanica, Russo, De Valle (40’ s.t. Servetto), Soj. All. Antonino D’Urzo.
RETI: 24’ p.t. Tresoldi, 14’ s.t. Vittone, 28’ s.t. Balbiano.
PAVAROLO La capolista Pavarolo supera agevolmente il Lingotto con un perentorio 3-0. Gara praticamente a senso unico con i locali sempre padroni della situazione.
Al 24’ Balbiano si procura una punizione dal limite che lo specialista Tresoldi trasforma nel gol dell’1-0. Nel secondo tempo, al 14’, cross di Tarasco per Vittone che controlla e, con un tiro di controbalzo, insacca. Al 28’, da una punizione di Vittone scaturisce l’assist per Balbiano che sigla il terzo centro.

18 marzo 2011

Colline oscurate: alzano la protesta anche i parlamentari

«Lo sciopero Rai minacciato per il 17 marzo è stato cancellato: non vogliamo creare ulteriore disagio in un momento che è già di per sé vergognoso». Le celebrazioni per l’Unità d’Italia hanno sedato la protesta della Rai piemontese per il black out che da cento giorni priva del segnale metà degli utenti in Piemonte. Ma la rabbia è alta, sia in redazione che nelle case della collina. La situazione si protrae infatti dal 27 novembre, data in cui è avvenuto lo “switch off” del segnale analogico in Lombardia. Da allora, varie promesse si sono susseguite da parte delle emittenti, ma i provvedimenti per il ripristino del digitale non si sono ancora visti. Ancora oggi, il fenomeno si presenta a macchia di leopardo in molte zone del Chierese: da Baldissero a Superga, a Pavarolo, l’Eremo, Pecetto, Airali di Chieri, Valle Ceppi e Bardassano. Perfino  al Colle della Maddalena, dove la concentrazione di ripetitori è pari a una giungla. «I tecnici di Mediaset e La7, a inizio febbraio, avevano individuato l’origine del problema nel ripetitore a Monte Penice – ricorda Andrea Biglia, sindaco di Pino Torinese – Ora stanno ancora effettuando prove tecniche sul campo: una volta arrivati i risultati, riverseranno finalmente il segnale sul versante della collina dove ancora manca un’adeguata ricezione». E la Rai? «Il comitato di redazione e il centro produzione regionale aspettano con fermento una risposta dalla direzione tecnica di Roma: finché non arriva,abbiamo le mani legate – interviene il cambianese Bruno Ratti, capo operatore e giornalista Rai – Hanno assicurato che ci faranno sapere qualcosa in un paio di settimane. Intanto, per sollecitare la questione, abbiamo interpellato i parlamentari piemontesi». La mobilitazione dei giornalisti ha dato i suoi frutti: è stata infatti lanciata una  mozione in Parlamento, che porta la firma di tutti i membri piemontesi del Pd, oltre ai deputati del centro destra e della Lega Nord. «E’ una situazione insostenibile, che va sanata al più presto se vogliamo preservare la credibilità del servizio radiotelevisivo – auspica la mozione – In una realtà dove l’informazione registra un forte seguito di ascolti, non possiamo non segnalare la difficoltà a vedere persino il Tg regionale. Per questo chiediamo l’intervento del Ministero dello Sviluppo Economico ». Nel frattempo, la questione è stata discussa anche in Regione, con un tavolo istituzionale tra enti locali, Corecom, Arpa e Rai Piemonte. Tutti d’accordo sull’esistenza del problema, mentre le soluzioni rimangono fumose.
«Purtroppo è emerso che la ricezione  dei segnali digitali, anziché stabilizzarsi, si è addirittura aggravata – sottolinea il chierese Giuseppe Cerchio, vicepresidente del Consiglio provinciale – Alcuni interventi sono stati effettuati sui ripetitori di Monte Penice e del Colle della Maddalena. Ma non è servito a granché: abbassando le frequenze, in molti Comuni  adesso arrivano i segnali dalla Lombardia. E le sovrapposizioni continuano». Come primo passo per risolvere la situazione, il Corecom ha proposto un’indagine su tutto il territorio regionale, coinvolgendo anche le comunità montane: «E’ fondamentale realizzare una nuova mappatura della ricezione, per individuare le zone in cui è necessario intervenire– invoca Cerchio – Speriamo che sia pronta per inizio aprile, quando si svolgerà un nuovo tavolo istituzionale in Regione ». L’indignazione è forte tra gli operatori e i giornalisti Rai: «La situazione è ferma da ormaiquattro mesi, e stiamo iniziando ad avere problemi anche a livello di pubblicità: sono numerose le lamentele da parte delle aziende, che non hanno la visibilità che si aspettano – evidenzia Ratti – Ma il problema più grave è che sono state tradite le attese degli abbonati: il digitale avrebbe dovuto fornire più canali e raggiungere più facilmente tutti i luoghi, mentre invece è avvenuto l’inverso».

Claudia Malatesta

Corriere di Chieri, 18 marzo 2011

Pavarolo avanti dal dischetto

LA LOGGIA-PAVAROLO 2004, 0-1
(0-0)

LA LOGGIA: Micanti, Parrinello, Banchio, Taddei, Burzio (31’ s.t. Filardo), Giacosa, Correra (15’ s.t.
Russo), Sassone, Ramello, Bastone, Fiarè. 15 Pezzolati 16 Cesa 17 Ingrassia. All. Mauro Piras.
PAVAROLO 2004: Balbi, Razzetti, Tresoldi, Pavan, Servetti, Burello, Mescia (23’ s.t. Tarasco), Cannizzaro, Balbiano, Macchioni (33’ s.t. Gaidano), Vittone (17’ s.t. Miglioretti). 12 Petrassi 13 Quaglia 15 Nafissi 18 Coscarelli. All. Francesco Arena.
RETE: 30’ s.t. Tresoldi su rigore.
LA LOGGIA Con un gol di Tresoldi su rigore, la capolista Pavarolo passa anche sul difficile campo del La Loggia in una gara dominata dall’inizio alla fine. Nonostante il campo al limite della praticabilità, gli ospiti riescono a rendersi pericolosi al 25’ con Balbiano, che servito da Macchioni a tu per tu con Micanti,
manda il pallone sul fondo. Quattro minuti dopo il numero nove pavarolese viene atterrato in area, ma l’arbitro fa proseguire. Nel secondo tempo, dopo una palla gol divorata dal duo Macchioni- Balbiano, gli ospiti mettono a segno la rete del successo: Macchioni viene contrastato in modo irregolare in area e questa
volta il direttore di gara concede il penalty che Tresoldi trasforma con freddezza.

Corriere di Chieri, 18 marzo 2011

16 marzo 2011

Per La Loggia e Sangonese, beffe di rigore

Uno basta al Pavarolo con i galletti
LA LOGGIA 0
PAVAROLO 1
La Loggia: Micanti, Parrinello, Banchio, Burzio, Taddei, Giacosa, Correra, Sassone, Ramello, Bastone, Fiarè. (13. Russo, Filardo, Pezzolati, Cesa, Ingrassia) All.: Mauro Piras.
Pavarolo: Balbi, Rossetti, Tresoldi, Palmi, Servetti, Ruffino, Mescia, Cannizzaro, Balbiano, Macchioni, Vittone. (12. Petrassi, Quaglia, Tarasco, Nafissi,Gaidano, Miglioretti, Costabello) All.: Arena.
Reti: 75’ rig. Tresoldi.
LA LOGGIA - Su un campo non molto diverso da quelli lasciati inoperosi per impraticabilità del terreno di gioco, La Loggia e Pavarolo provano a far del loro meglio per fornire una prova dignitosa ma la partita sembrerebbe destinata ad uno 0-0 senza troppi sussulti con il fondo a farsi via via più infido per scivoloni degni dei video amatoriali. Ci pensa così il direttore di gara a dare la scossa scovando un fallo da rigore su una mischia in area ad un quarto d’ora circa dal termine sancendo il penalty che Tresoldi realizza portando i tre punti in collina.

r.s.
Il Mercoledì, 16 marzo 2011

15 marzo 2011

3ª/F: nulla da fare contro il Real Pavarolo

REAL PAVAROLO-SATURNIO MONCALIERI 3-1 (3-1)
REAL PAVAROLO: Gabriele Casalis, abezzana, Gaiotti, Mantoan, Lapi (9’ s.t. Balasso), Marco Roagna, Pasquero (33’ s.t. Frontera), Stefano Roagna, Simone Casalis (29’ s.t. Francesco Montaldo), Antonello (6’ s.t. Luca Montaldo), Gai (17’ s.t. Rizzo). 12 Gunetti 13 Muccioli. All. Claudio Croveri.
SATURNIO MONCALIERI: Masseria, Pacitto, Ndiaye (1’ s.t. Rossetto), Servodio, Chiarelli, Biscotti, Lakrad, Pappalepore, Turenschi (21’ s.t. Carpinteri),Farruggia, Sirbu. 14 Mih 16 Hadine. All. Umberto Vignardi.
RETI: 8’ p.t. Gai, 17’ p.t. e 33’ p.t. Simone Casalis, 38’ p.t. Turenschi.
PAVAROLO In barba a qualsiasi condizione atmosferica, il Real Pavarolo prosegue imperterrito la propria marcia  trionfale. Questa volta è toccato al Saturnio Moncalieri arrendersi nel pantano di via Baldissero al cospetto della prima della classe. Il campo, appena praticabile nel primo tempo, diventa sempre più pesante nella ripresa, tanto da mettere a dura prova la resistenza fisica degli atleti. Partono alla grande i ragazzi allenati da Croveri.All’8’ indecisione della retroguardia moncalierese che non rinvia il pallone bloccato in una pozzanghera, con Gai che ne approfitta per insaccare.Al 17’ caparbia azione personale di Gai che salta due difensori e porge la sfera a Simone Casalis, che devia in rete.Al 33’ Simone Casalis concede il bis timbrando il terzo centro pavarolese. Il match pare ormai chiuso,ma il Saturnio Moncalieri prova a riaprirlo accorciando le distanze con il suo elemento migliore, Turenschi, il quale sfrutta  un’errata applicazione della tattica del fuorigioco da parte della difesa locale per battere Gabriele Casalis. Meno interessante la ripresa, con la pioggia che rende il rettangolo di gioco un’autentica pozzanghera.

Corriere di Moncalieri, 15 marzo 2011

11 marzo 2011

«Progetto vecchio e sbagliato» Canarone contro la Tangest

«L’opera nega lo sviluppo a basso impatto»
«Qualcuno ci dia delle risposte. I fondamenti su cui poggia la costruzione della Tangenziale Est sono sbagliati ». E’ la  dura presa di posizione del Comitato per Canarone. Dopo l’incontro di una settimana fa Conceria, promosso dal movimento politico Chieri Futura, gli attori del territorio tornano a farsi sentire. «Il tracciato passerebbe a pochi metri dalle nostre case - chiarisce Carlo Massucco presidente del comitato - Abbiamo fatto una richiesta di incontro in Regione e aspettiamo da mesi una risposta. La Regione stessa ha istituito una commissione che dovrebbe valutare tutte le opinioni ma, che io sappia, non ha ancora i membri del direttivo». L’infrastruttura, che collegherebbe il Chierese ai raccordi autostradali per Milano, Aosta e Piacenza, fa più che mai discutere: «Viviamo nella zona compresa fra le
vallate dei rii Ambuschetto, Canarone e Santena - localizza Massucco - Un territorio che ha mantenuto le attività agricole storiche e ha recuperato gli edifici esistenti a fini abitativi». Il comitato riassume la propria posizione: «L’opera è fuori della stessa cultura che la Provincia propone parlando di sostenibilità, buone pratiche e sviluppo a basso impatto
- sottlinea il presidente - Tutti i ragionamenti sul consumo del suolo vengono meno. L’opera è in ritardo di trent’anni».
Riporta una lettera del comitato:«Se l’opera fosse stata realizzata trenta anni fa, come collegamento fra la barriera
di Villanova e l’autostradaper Milano, avrebbe avuto effetti nel disegnare il territorio Chierese. Oggi, quei capannoni
e centri commercialisono visibili lungo il tracciato della tangenziale da Trofarello a Venaria». La deduzione è semplice:
«E’ incompatibile con le caratteristichedel territorio collinare - puntualizza Massucco - La realizzazione dell’autostrada,
a fianco dell’esistente circonvallazione di Chieri, dalla rotonda di Sant’Anna a quella di Pessione, replicherebbe la circonvallazione di Trofarello affiancata alla tangenziale esistente. Un’assurdità in termini di consumo del suolo».
Altri casi: «L’impatto del rumore da Baldissero a Montaldo sarebbe devastante - suggerisce Massucco - Le  comunicazioni di Gassino verso Est potrebbero risolversi con la galleria proposta decenni fa, su cui la Provincia
non ha più voluto discutere».
Poi dal comitato lanciano una provocazione: «Se proprio ci sono così tante risorse finanziarie, la Provincia può prolungare la ferrovia fino a Castelnuovo garantendo la mobilità a territori realmente isolati». Per avvalorare la causa
Massucco ricorda: «Non misembra che l’amministrazione di Chieri abbia mai dimostrato la necessità di collegamenti
verso Milano. Sono quotidiane invece le difficoltà di spostarsi verso Torino e Asti. I mezzi pubblici non bastano  e funzionano male. L’isolamento del Chierese non lo risolve un’autostrada che porta i Chieresi a Brandizzo, invece che non a Torino».
Massucco confessa: «Ho paura di quello che sta facendo la Provincia: non vorrei  che fosse una tattica per sviluppare stipendi: un modo per spostare dipendenti da un ente a un altro creando sub enti. Dal Cap, vanno in Provincia, dalla Regione passano all’Anas... Non è che la Provincia  intende candidarsi alla realizzazione della Tangenziale? Sarà forse per questo motivo che incita tanto il bando? ». Poi conclude con un’altra ipotesi:«E se fosse un sì alla progettazione e un no alla realizzazione? Mi viene in mente il ponte sullo stretto di Messina : molte volte conviene di più mettere in atto un processo, he realizzare un’opera».
Debora Pasero


Corriere di Chieri, 11 marzo 2011

9 marzo 2011

San Luigi, zero gol

S. LUIGI CAMBIANO 0 REAL PAVAROLO 0
S. Luigi Cambiano: Arato, M. Tafaro (83’ Castucci), Checchin, Galeotto (80’ Maddalena), Carroccia, Simonetti, Garabello,
Gobbo (24’ Cravero), Monachello, Bigliardi, Carlesso. (12. Pollone, S. Tafaro, Castucci) All.: Sebastiano Faraci.
Real Pavarolo: Casalis, Rabezzana, Ghiotti (69’ Muccioli), Roagna, Lapi, Mantoan, Pasquero, Montaldo, Gai, M. Rizzo (80’ Fruntera), Antonello (60’ Balasso). (13. Gunetti, Longhena, Gaieri) All.: Armando Rizzo.
Note. Amm.: Cravero, Carlesso, Simonetti (S); Pasquero, Mantoan, Montaldo, Roagna (R).
CAMBIANO - Settimana non certo esaltante per un San Luigi deluso dalle decisioni del Giudice Sportivo per il finale del precedente incontro con il Francesco Marino ed anche da quelle del direttore di gara di domenica che nella ripresa invita Casalis a riprendere il gioco con il portiere oltre la linea di porta con in mano il pallone calciato da Galeotto sulla traversa e da lì in gol. Buon per tutti, quindi, che al 90’ la traversa dica no a Gai sull’unica vera conclusione degli ospiti.

Il Mercoledì, 9 marzo 2011

8 marzo 2011

Tris pavarolese

PAVAROLO 2004-PRO REAL SANTA MARIA 2003, 3-0 (0-0)
PAVAROLO 2004: Balbi, Razzetti (1’ s.t. Tarasco), Tresoldi, Pavan, Servetti, Cannizzaro (31’ s.t. Quaglia), Lombardo (15’ s.t. Miglioretti), Gaidano, Balbiano, Macchioni, Coscarelli. 12 De Gaetano 15 Nafissi 16 Mescia 18 Burello. All. Francesco Arena.
PRO REAL SANTA MARIA 2003: Tumminello, D’Accriscio, Arnone (42’ s.t. Filippone), D’Aveni, Guidi, Frasca, Di Ciancia (16’ s.t. Consalvo), Selvidio, Petrini, Polvere, Petolicchio. 13 Quattrone. All. Igor Dolce.
RETI: 17’ s.t. e 19’ s.t. Balbiano, 21’ s.t. Miglioretti.
PAVAROLO Con tre gol messi asegno nel giro di quattro minuti,  la capolista Pavarolo batte la Pro Real Santa Maria 2003 e, approfittando della sconfitta del Real Boca, allunga le lunghezze di vantaggio rispetto alle immediate inseguitrici.
Primo tempo scialbo, avaro di emozioni e con le due contendenti  che si equivalgono. Nella ripresa, mister Arena effettua un paio di cambi e la prima della classe cambia ritmo. Al 17’, caparbia azione di Miglioretti che dal fondo crossa in area per l’accorrente Balbiano che insacca. Due minuti dopo i locali raddoppiano: lungo lancio di Tarasco a servire Balbiano
il quale lascia partire un missile che si infila nel sette. Al 21’ la terza marcatura scaturisce da un rilancio di Balbi che pesca Macchioni il quale mette Miglioretti in condizioni di battere per la terza volta Tumminello.

Corriere di Chieri, 8 marzo 2011

4 marzo 2011

3° Categoria: Fra San Luigi e Real Pavarolo l’anticipo va in bianco

SAN LUIGI CAMBIANO-REAL PAVAROLO 0-0
SAN LUIGI CAMBIANO: Arato 7 Marco Tafaro 6,5 (39’ s.t. Castucci s.v.) Checchin 6 (24’ s.t. Romano 6) Galeotto 6,5 (35’ s.t. Maddalena s.v.) Carroccia 6 Simonetti 6 Garabello 6 Gobbo 5,5 (34’ p.t. Cravero 6,5) Monachello 5,5 Bigliardi 6 Carlesso 6. 12 Pollone 15 Stefano Tafaro. All. Sebastiano Faraci.
REAL PAVAROLO: Gabriele Casalis 7 Rabezzana 6 Gaiotti 6 Stefano Roagna 6 Lapi 6 Mantoan 6,5 Pasquero 6 Luca
Montaldo 6,5 Gai 5,5 Rizzo 6,5 (35’ s.t. Frontera s.v.) Antonello 5,5 (15’ s.t. Balasso 6,5). 13 Gunetti 14 Longhena 15 Gaieri 16 Muccioli. All. Claudio Croveri.
ARBITRO: Orrù di Torino 5.
CAMBIANO Termina sul nulla di fatto la sfida tra San Luigi Cambiano e Real Pavarolo, anticipo della quinta di ritorno del girone F di Terza Categoria. Gara gradevole nonostante l’assenza di reti, con i padroni di casa che avrebbero meritato la vittoria ai punti, nonostante gli ospiti li abbiano sempre tenuti desti con un ficcante gioco di rimessa. Al 22’ Carlesso, in perfetta solitudine, sciupa tutto mandando sul fondo.Al 39’Arato salva su Rizzo. Sul rovesciamento di fronte, Monachello
fallisce da pochi passi, imitato un minuto dopo ancora da Rizzo. In apertura di ripresa Monachello indirizza debolmente di testa tra le braccia di Gabriele Casalis. Al 27’ corner di Bigliardi, testa di Cravero, sfera che sbatte sulla traversa, rimbalza a giudizio dell’arbitro in campo e finisce tra le braccia di Casalis.Al 46’ Gai calcia sulla traversa. L’ultima emozione la regala  Bigliardi che,smarcato, tira fra le braccia del numero uno pavarolese.

Piergiorgio Lunati
Corriere di Chieri, 4 marzo 2011