26 gennaio 2011

Il premio «Felice Casorati» sbarca in Finlandia alla Biennale d’arte

Una delegazione di Pavarolesi, guidata dal sindaco Sergio Bossi, si è recata nei giorni scorsi ad Helsinki, in occasione dell’inaugurazione della mostra dedicata alla Biennale d’Arte del Premio «Felice Casorati», prestigiosa manifestazione ospitata presso la Finnish Academy of Fine Arts. All’evento, organizzato dall’Associazione Piemontese Arte e dal Comune di Pavarolo e promosso in collaborazione con la Regione Piemonte e la Provincia di Torino, hanno partecipato, oltre al sindaco Bossi, personalità pavarolesi, l’ambasciatore italiano in Finlandia Elisabetta Kelescian, il rettore dell’Accademia Anni Anttonen, il prof. Giovanni Sciola ed il prof. Riccardo Cordero. Un «dialogo artistico» fra Italia e Finlandia con un interscambio culturale fra giovani talenti delle due nazioni, e opportunità per promuovere il territorio piemontese ed in particolare la Collina.
Pier Carlo Maschera

Corriere di Chieri, 36 gennaio 2011

21 gennaio 2011

Salta un turno il gruppo allegorico Poi tornerà a piedi

Il carnevale del paese sarà a marzo, ma senza carri allegorici. Il gruppo che fa capo a Valentina Trifici, Luca Cat Genova,
Mario Loverier, Bruno Bragardo e numerosi volontari, ha infatti deciso di concedersi un anno di pausa. «Abbiamo però già in mente il soggetto che metteremo in scena l’anno prossimo- anticipa Valentina Trifici - Saranno gli Anni ’20,quelli del charleston: contiamo di metter mano al carro già in estate, in modo da arrivare senza affanno all’appuntamento col carnevale2012». E per quest’anno? «Abbiamo pensato a un gruppo appiedato, ispirato agli Antenati. Sfileremo però solo aPavarolo e a Mondonio, dove abbiamo un legame d’amicizia con la pro loco». Quando sarà il carnevale
pavarolese? «Sicuramente a marzo - risponde il presidente della pro loco Alessandro Chieregato - Non abbiamo però ancora deciso la data,che dovremo fissare anche in relazione alle altre manifestazioni dei dintorni. Lo schema sarà quello degli anniscorsi, con la sfilata in centro e, al termine, il ”rogo del Pavarolaccio”». Negli anni scorsi in paese
sfilava anche il gruppodegli ”amici di Aldo”: è dedicato alla memoria di Aldo Grassi, uno dei più attivi costruttori di carri allegorici del paese. «A Pavarolo ci saremo di sicuro - garantisce Laura Martini a nome del gruppo - Non abbiamo ancora
scelto il soggetto: ma nell’arco i un mese e mezzo riusciremo a trovare i figuranti e a realizzare i costumi».

Corriere di Chieri, 21 gennaio 2011

3 gennaio 2011

Il progetto del polisportivo

Il Comune di Pavarolo ha definito un innovativo progetto per razionalizzare i consumi energetici
nel nuovo centro sportivo: tale progetto introduce nella gestione di un edificio pubblico strumenti e tecniche ancora poco utilizzate anche a livello nazionale. È quindi interessante conoscere nel dettaglio le soluzioni utilizzate.
L’obiettivo è quello di realizzare un edificio energeticamente efficiente dotato però di tutti i comfort interni: tale complesso ospiterà, oltre al palazzetto sportivo, anche un ristorante, un piccolo istituto di credito ed i nuovi uffici comunali. Per questi motivi è ancora più importante adottare una soluzione tecnica che garantisca da un lato il risparmio energetico e dall’altro la funzionalità dei locali.
Sulla falda del tetto del palazzetto, rivolta a sud, verrà installata una serie di pannelli fotovoltaici e solari termici che forniranno l’energia indispensabile per la razionalizzazione e la riduzione dei consumi. Inoltre verrà ridotta al minimo ogni possibile fonte di emissione inquinante in atmosfera mantenendo pressoché inalterato l’habitat naturale. Il complesso si trova in una vallata per cui sarà visibile dall’alto: per inserire il centro sportivo nel contesto locale è stata scelta la tipologia di tetti a falda, caratteristici della zona, ma con rivestimento in lamiera coibente che assicura un migliore comportamento funzionale, energetico ed economico, colorata di un rosso tegola per meglio uniformarsi alle peculiarità dell’area.
Le aperture del complesso sono state posizionate in base ad una scelta tesa a massimizzare la ventilazione naturale degli ambienti. Le aperture sui lati del blocco palestra, ad esempio, permettono di sfruttare i moti convettivi dell’aria per raffrescare il grande volume destinato al campo da gioco ed al contempo le aperture verso il lato sud della stessa massimizzano gli apporti gratuiti esterni per mezzo delle ampie vetrate. All’interno del centro sono ospitate diverse attività non tutte rigorosamente legate allo sport. Ad ogni funzione o attività corrisponde uno spazio preciso con caratteristiche distinte dagli altri per le soluzioni
architettoniche ed i materiali utilizzati. Il complesso può quindi essere diviso in diverse zone termiche, in totale 8, per cui per evitare la dispersione di calore verso altri locali non riscaldati o a temperatura inferiore è importante ben delimitare gli ambienti; per questo motivo è stata posta attenzione su tutti i componenti dell’involucro sia opaco che trasparente.
Per tutte le zone sarà previsto un sistema di riscaldamento invernale mediante radiante a pavimento comprensivo di sonde di temperatura per la regolazione autonoma dei locali che potrebbero fungere da sottozone termiche al fine di massimizzare il rendimento stesso dell’impianto e ridurre nel lungo periodo costi di gestione futura. Ulteriore punto di forza di questo progetto è la pressoché totale indipendenza dalle reti di fornitura elettrica ed un utilizzo minimo di metano per la produzione di acqua calda sanitaria. Grazie all’installazione di apposto impianto solare termico sulla copertura sarà possibile produrre circa 28.000 kWh di energia come contributo al fabbisogno di energia utile pari a circa l’80%. Parallelamente si potrà sopperire ai fabbisogni elettrici del complesso, stimati in circa 68.000 kWh, integrando 364 moduli fotovoltaici sulla rimanente parte della copertura del blocco palestra. Inoltre, grazie all’utilizzo di un impianto di riscaldamento di tipo radiante a bassa temperatura, il
complesso edilizio riduce al minimo la richiesta di gas per il riscaldamento. Le elevate prestazioni energetiche del complesso sono quindi raggiunte grazie alla copertura dell’80% del fabbisogno di acqua calda sanitaria attraverso i collettori solari e alla copertura del 100% del fabbisogno di energia elettrica data dai pannelli fotovoltaici. Questo intervento si pone quindi come un punto di riferimento anche per i comuni limitrofi in merito alle soluzioni adottate per rispettare il principio della sostenibilità ambientale, ovvero preservare la qualità e la quantità del patrimonio e delle riserve naturali per le generazioni future.

Dal Periodico del Consorzio Chierese per i Servizi