15 gennaio 2013

Due morti nel frontale sulla Rezza


Tragedia a Pavarolo, una vittima e' di Chieri. Donna in coma

L’auto sbanda e si schianta contro un’altra vettura. Dorin Eduard Oprisor e Sevastian Sirbu sono morti così sabato sera, traditi dall’asfalto viscido e, forse, dall’alta velocità mentre viaggiavano su strada della Rezza. Oprisor, 25 anni, abitava in strada Baldissero 25 a Chieri. Sirbu, coetaneo, risulta domiciliato a Torino. Entrambi operai e di origine romena, sono morti sul colpo: inutile il soccorso dei sanitari della Croce Rossa di Chieri. E’ ricoverata al Cto, invece, la donna che viaggiava sull’altra auto: in coma, nell’impatto ha riportato diverse fratture.


9 gennaio 2013

Adesso l’Unione può nascere Si inizia da vigili e welfare

Tra Arignano, Marentino, Montaldo e Pavarolo

Protezione civile, catasto e socioassistenziale: con tre convenzioni su altrettante “funzioni fondamentali”  prende corpo quella che diventerà l’Unione tra i Comuni di Arignano, Marentino, Montaldo e Pavarolo. E’ la risposta all’obbligo di attivare gestioni associate, in base alle indicazioni nazionali sul contenimento della spesa pubblica. La decisione è scaturita nei Consigli comunali di lunedì e martedì: ultimi a votare ieri, giovedì,
sono stati i consiglieri marentinesi. Che il socioassistenziale fosse la convenzione da attivare per prima era dato scontato: i quattro Comuni continueranno a far parte del già esistente Consorzio socioassistenziale del Chierese. «Al socioassistenziale aggiungiamo due funzioni relativamente semplici da consorziare, anche perché non comportano spostamenti di personale», segnala da Pavarolo Sergio Bossi. Arignano farà da capofila nel consorzio per il catasto, mentre Montaldo sarà capofila per la protezione civile: «In paese abbiamo un nucleo composto da oltre 20 volontari, alcuni dei quali di Marentino - calcola il sindaco di Montaldo, Valerio Soldani - Ora estenderemo l’“arruolamento” anche ai paesi partner. Contiamo così di avere un gruppo ben organizzato, da utilizzare a supporto delle iniziative comunali e in eventuali emergenze. Nostro riferimento resterà il Centro operativo misto (Com) di Chieri». I quattro paesi dispongono inoltre di specifici piani di protezione civile, redatti dalla disciolta Unione collinare. Che cosa c’è nell’immediato
futuro? «La relazione che invieremo in Regione contiene la nostra intenzione di far nascere l’Unione - aggiunge da Arignano Enzo Ferrero - Se ce l’approveranno, nei mesi a venire ci organizzeremo per dare
una gestione comune alle restanti funzioni fondamentali». Fino all’ultimo le minoranze dei quattro Comuni (che hanno approvato le convenzioni)  hanno sostenuto che in prospettiva la fusione tra i paesi sia preferibile all’unione: «Guardiamo all’Unione senza dubbi - ribatte Cochis - Per il fatto che è un ente a sé stante pone tutti i Comuni sullo stesso piano, e offre vantaggi nella gestione delle finanze e del personale».
Enrico Bassignana

Corrirere di Chieri, 21 dicembre 2012

Un muro “armato” contro le frane Presto il cantiere in via Barbacana

VERSO IL MUNICIPIO DI PAVAROLO
Un muro per evitare che frani via Barbacana, la strada che porta al municipio. Lo ha progettato l’ingegnere Giuseppe Borsellino, e andrà in appalto entro fine anno per 35.000 euro. «La strada oggi è sorretta da un muro in mattoni di cent’anni e più - descrive il sindaco Sergio Bossi - Le infiltrazioni d’acqua l’hanno  indebolito, e la strada si è abbassata di una ventina di centimetri». «Il progetto prevede uno scavo, per costruire un muro di cemento armato in aderenza a quello vecchio. Poi la strada sarà riportata in piano e asfaltata per il tratto più danneggiato. E verranno canalizzate le acque, per evitare altre infiltrazioni». L’intervento avrà valore tecnico e culturale: tiene in ordine la strada che segna l’antico “barbacane” (muro di cinta) del sovrastante castello. I lavori inizieranno in primavera? «Non necessariamente - risponde Bossi - Ci sono additivi per cementi e asfalti che consentono buoni risultati anche con le basse  temperature, purché non piova o nevichi.L’idea è di far partire presto i lavori anche per dare lavoro alle aziende».

«Tagliando i costi delle Giunte si risparmierebbe davvero»

FUSIONE: LE RAGIONI DEI PROPONENTI

«Vi siete chiesti perché sarà un’Unione a quattro, e non a cinque o più Comuni? - domanda malizioso il montaldese Sergio Gaiotti -Perché, con una Unione che prevede un presidente e tre assessori, gli attuali quattro sindaci saranno tutti sistemati». C’è del veleno tra gli argomenti che le minoranze hanno portato
nei dibattiti paralleli, svolti in questi giorni nei municipi di Arignano, Marentino, Montaldo e Pavarolo.

Non si innesca la fusione comunale


Servizi delegati, ma sindaci distinti

Dopo Arignano, il “no” di Marentino, Montaldo e Pavarolo


Arignano, Marentino, Montaldo e Pavarolo non si fonderanno in un solo Comune. E’ stata bocciata da tutti i Consigli comunali la mozione proposta dalle minoranze dei quattro paesi. Dopo il “no” di Arignano, è stata silurata in sedute-fotocopia. Unica crepa sul fronte delle maggioranze è stato l’intervento del consigliere pavarolese Giancarlo Bourlot (che pure ha votato contro ): «Apprezzo la proposta di fusione, ma in prospettiva futura: penso sia insostenibile la gestione di Comuni troppo piccoli, con continue difficoltà amministrative e ostacoli alle economie di scala». Invece di fondersi, i quattro Comuni daranno vita prima a una “convenzione” e poi a un nuovo ente, l’Unione.

Per brigna e patrono comprato all’asta il tendone delle feste

Con l’offerta di 12.000 euro il Comune si è aggiudicato il tendone messo all’incanto dalla disciolta Unione Collina Torinese. Sono quattro moduli che misurano 10 x 8 metri ciascuno, che si prestano a essere accostati in vari modi. L’intenzione del Comune è di usare la copertura innanzi tutto per le feste pavarolesi (in  particolare la sagra della brigna purin-a a giugno, e la festa patronale a settembre) e poi di metterla a disposizione di altri Comuni, a partire da quelli della nascente Unione (Arignano, Marentino e Montaldo).