Tra Arignano, Marentino, Montaldo e Pavarolo
Protezione civile, catasto e socioassistenziale: con tre convenzioni su altrettante “funzioni fondamentali” prende corpo quella che diventerà l’Unione tra i Comuni di Arignano, Marentino, Montaldo e Pavarolo. E’ la risposta all’obbligo di attivare gestioni associate, in base alle indicazioni nazionali sul contenimento della spesa pubblica. La decisione è scaturita nei Consigli comunali di lunedì e martedì: ultimi a votare ieri, giovedì,
sono stati i consiglieri marentinesi. Che il socioassistenziale fosse la convenzione da attivare per prima era dato scontato: i quattro Comuni continueranno a far parte del già esistente Consorzio socioassistenziale del Chierese. «Al socioassistenziale aggiungiamo due funzioni relativamente semplici da consorziare, anche perché non comportano spostamenti di personale», segnala da Pavarolo Sergio Bossi. Arignano farà da capofila nel consorzio per il catasto, mentre Montaldo sarà capofila per la protezione civile: «In paese abbiamo un nucleo composto da oltre 20 volontari, alcuni dei quali di Marentino - calcola il sindaco di Montaldo, Valerio Soldani - Ora estenderemo l’“arruolamento” anche ai paesi partner. Contiamo così di avere un gruppo ben organizzato, da utilizzare a supporto delle iniziative comunali e in eventuali emergenze. Nostro riferimento resterà il Centro operativo misto (Com) di Chieri». I quattro paesi dispongono inoltre di specifici piani di protezione civile, redatti dalla disciolta Unione collinare. Che cosa c’è nell’immediato
futuro? «La relazione che invieremo in Regione contiene la nostra intenzione di far nascere l’Unione - aggiunge da Arignano Enzo Ferrero - Se ce l’approveranno, nei mesi a venire ci organizzeremo per dare
una gestione comune alle restanti funzioni fondamentali». Fino all’ultimo le minoranze dei quattro Comuni (che hanno approvato le convenzioni) hanno sostenuto che in prospettiva la fusione tra i paesi sia preferibile all’unione: «Guardiamo all’Unione senza dubbi - ribatte Cochis - Per il fatto che è un ente a sé stante pone tutti i Comuni sullo stesso piano, e offre vantaggi nella gestione delle finanze e del personale».
Enrico Bassignana
Corrirere di Chieri, 21 dicembre 2012