25 marzo 2014

Alla Strapavarolo 665 vanno di corsa sotto la grandine

Frantumati i record

 Frantumati i record della “Strapavarolo e dintorni”, di cui s’è corsa domenica l’8ª edizione. Andrea Tagnese (Cus Torino) ha vinto in 30’15”; la compagna di squadra Gloria Barale s’è imposta in 31’25”, eguagliando il precedente record di Edward Young, secondo. Il pavarolese Eugenio Solaro, che con la Podistica Torino ha organizzato la gara, traccia il bilancio: «665 podisti in rappresentanza di 77 società anche da Sicilia e Sardegna: ne aspettavamo di più, ma il maltempo ha avuto la sua parte. Nelle passate edizioni ci furono pioggia e neve, stavolta anche una leggera grandinata». Il percorso di 9.300 metri è arrivato a San Defendente:  «Tecnico, nervoso, impegnativo. C’è da prevedere che in futuro, col bel tempo, cadrà il muro dei 30 minuti». Oltre 150 volontari hanno collaborato. Dopo la gara circa 200 persone hanno partecipato alla grigliata a cura di Polisportiva e
Pro Pavarolo.
Per la Novatletica Chieri sono arrivati nell’ordine al traguardo Daniela Centolanza (12ª SF40), Vincenzino Destefanis (20° SM50), Augusto Granaglia (21° SM55), Roberto Chiara (23° SM55), Luciano Tamagnone (39° SM45), Daniele Rossa (49° SM40), Francesco Baratto (40° SM35), Marco Volpatti (17° Junior) e Stefano Carotti (31° SM65).
Per la Mezzaluna Villanova buona prova di Pierluigi Rubinetto (44° assoluto, 8° SM40). L’Atletica Chierese Leo ha affidato i colori giallorossi ad Adolfo Fisanotti (94° ass.) e Lucio Galasso (454° ass.); per gli Alpini Trofarello (impegnati nella maratona di Roma) hanno corso Guido Cecchetto
(466° ass.) e Roberto Allora (531° ass.)

Corriere di Chieri, 25 marzo 2014

21 marzo 2014

Minoranze fuori da "Lago e Collina" - "Non ci rappresenta"

 «Questo Consiglio non ci rappresenta: dunque restiamo fuori».  Le minoranze consiliari di Arignano, Montaldo, Marentino, Mombello e Pavarolo si schierano contro l’Unione “Lago e Collina”. Per formare il Consiglio dell’Unione non nominano uno dei loro, da affiancare ai due consiglieri indicati dalle maggioranze e ai cinque sindaci. Ma la sedia non resterà vuota: a norma di Statuto, il seggio vacante passa a un consigliere di maggioranza.

9 marzo 2014

Vignola e Bertinetti in campo alla conquista di Pavarolo

ELEZIONI - In pieno fermento personaggi vecchi e nuovi della politica locale. Possibili tre liste al voto del 25 maggio

Una lista nuova che arruola qualche “ex”, una minoranza che cambia volto, una maggioranza che perde i pezzi. E’ in grande movimento lo scenario verso il voto comunale del 25 maggio, a cui
(per ora) il sindaco Bossi non potrà concorrere per la fascia tricolore. Due i candidati sindaco certi.
La prima è Valentina Vignola, 55 anni, alla guida della nuova lista civica “Vivi Pavarolo”. Ne farà sicuramente parte l’attuale consigliere di maggioranza Giancarlo Bourlot, che sulla variante urbanistica di Villa Enrichetta ha preso le distanze dal sindaco Sergio Bossi. Residente a Pavarolo dal 1990, Valentina Vignola è ragioniera tributarista e vive in via Tetti Notari col marito Gabriele Dafarra e il figlio Ettore, studente di Scienze Motorie. Ha all’attivo un mandato da consigliera comunale nel 2004-2009, mentre alle scorse elezioni è stata la prima non eletta per la maggioranza. Due legislature con Bossi e ora alle elezioni su fronti opposti: come mai? «Non voglio criticare l’operato degli altri, specie da fuori Consiglio: è troppo facile - taglia corto Vignola - E’ invece più giusto puntare sul proprio programma». “Vivi Pavarolo” avrà come cavallo di battaglia la tutela dell’ambiente: «Frenare il consumo del suolo, agevolare il ricorso alle energie alternative compatibili col nostro territorio: per esempio fotovoltaico e centraline a biomasse, e non le pale per l’energia eolica - interviene Bourlot - E poi attenzione all’arredo urbano, la stesura di un piano colore per le abitazioni, l’attenzione alle fasce deboli della popolazione. E, ancora, la valorizzazione dell’agricoltura locale e della tipica brigna purin-a, proseguendo l’attività del campo-catalogo».
La nuova lista civica ha già quasi completato l’elenco dei candidati: «Per ora, però, non lo comunichiamo: ci presenteremo con nomi e programma nella seconda metà di marzo» annuncia Vignola.
Il secondo aspirante sindaco è Claudio Bertinetti, 69 anni. Ha all’attivo tre legislature piuttosto datate, tutte con mil sindaco Enrico Roccati: è stato assessore ai lavori pubblici e per un anno e mezzo vicesindaco. Architetto libero professionista, oggi in pensione, abita in via Tetti Viora: esperto pittore, tiene corsi alla scuola elementare per gli alunni e gli adulti.
Bertinetti avrà con sé l’attuale capogruppo di minoranza Valeria Roccati e la consigliera indipendente (ex di maggioranza) Eleonora Benvenuto: «Ma non raccoglieremo il testimone dell’attuale opposizione “Insieme per Pavarolo” - annota Bertinetti - Ci proporremo come una formazione nuova, senza legami con esperienze precedenti».
Con loro anche una “ex” di peso, Laura Martini, anche lei con tre legislature all’attivo: «Due con Enrico Roccati, da consigliera e poi da vicesindaco, e una con Bossi, all’opposizione», specifica la candidata.
A spingerla al ritorno in campo, la difficoltà a trovare gente disposta a rimboccarsi le maniche per il paese: «Vogliamo avere le idee più chiare sul ruolo che Pavarolo avrà all’interno dell’Unione “Lago e Collina”, e dire la nostra su una espansione edilizia come la “variante Enrichetta” (con venti nuove abitazioni), che riteniamo eccessiva per le necessità del paese
- segnala Martini - Inoltre vogliamo più attenzione per le manutenzioni e la pulizia del paese».
Per il momento la lista non dice di più su programma e candidati: avrà l’appoggio esterno dell’attuale consigliera di minoranza
Samantha Frison, che passa in seconda linea causa impegni professionali.
Terza concorrente alle prossime amministrative sarà l’attuale lista di maggioranza “Uniti per Pavarolo”, che però perde un leader: dopo due mandati, l’assessore alla cultura Enrico Aliberti non si ricandiderà: «Ora devono farsi avanti i giovani».
Molta incertezza c’è anche candidato a sindaco. E la risposta deve arrivare addirittura da Roma, con l’approvazione del decreto legge Del Rio in materia di città metropolitane, province, unioni e fusioni di Comuni. Già approvato alla Camera, il ddl ora attende il voto del Senato: «Ci sono ancora molte incertezze, e una riguarda la possibilità di un terzo mandato per i sindaci - spiega Bossi - Se si aprisse questa via, sollecitata anche dall’Associazione dei Comuni, potrei ricandidarmi io».
Per Bossi è una questione di logica: «Con la nascita dell’Unione stiamo affrontando un cambiamento epocale. Proseguire il mandato darebbe continuità a un progetto di cui ho seguito i primi passi, ma consentirebbe anche di portare in Consiglio forze nuove al posto di chi ha fatto un passo indietro o ha scelto altre strade. Di conseguenza prima attendiamo di sapere che ne sarà del ddl Del Rio,poi decideremo volti e programma della nostra lista».
Enrico Bassignana


Corriere di Chieri, 21 febbraio 2014