30 luglio 2009

I nostri deficit


Nella scelta del luogo dove abitare pesano molti fattori. Quali e in che misura, ognuno di noi si porta dietro il suo personale elenco.
Ad esempio, molti di noi, da giovani, non avrebbero scelto un paesino come il nostro, solo per il fatto di non poter disporre di un mezzo di trasporto pubblico per spostarsi verso la grande città. Quelli più posati, invece, possono passare mesi senza abbandonare la propria area, e si meravigliano ancora oggi, quando durante le rare trasferte a Torino vedono le scale targate "M" che scendono verso il sottosuolo.
Ci sono persone che non riescono più a immaginare una abitazione priva di un collegamento internet a "banda larga", come quelli che anni fa si lamentavano se la propria casa mancava di allacciamento al gas o alle fognature.
Molti amano il nostro silenzio, altri non dormono se il tram di mezzanotte non frena sotto casa.
C'è la ragazza che ama poter uscire e arrivare in centro a piedi per lo shopping del sabato pomeriggio. Quell'altra che il weekend lo passa con lo zaino in spalla su e giù per i sentieri di collina.
Ognuno di noi vive in un luogo, che può rispondere alle proprie aspettative in gradi più o meno elevati. La decisione di spostarsi, si basa soprattutto su queste aspettative non corrisposte.
Uno dei ruoli della amministrazione comunale (e degli enti sovrastanti) è quello di capire come fare a soddisfare il numero più alto di concittadini, in modo che i giovani (soprattutto loro) non vivano con il pallino di andare via appena possibile.

Quali sono secondo te le mancanze più "pesanti" che ti spingono a sognare un "altrove"?
  • Trasporto pubblico insufficiente
  • Socializzazione difficile, mancanza luoghi di incontro
  • Servizi tecnologici inesistenti (ADSL, ecc)
  • Scarse possibilità di sviluppare competenze nel proprio territorio
  • Mancanza di servizi bancari e commerciali (Bancomat, farmacia, supermercato, bar, ecc)
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