28 aprile 2010

Il "Codice Bossi" per garantire più igiene e civiltà

Pavarolo raggruppa le leggi
Il sindaco Sergio Bossi vuole imitare Napoleone, varando una sorta di "codice" che regoli ogni aspetto civile di convivenza in paese. A questo scopo vuole formare una commissione di sette membri, che dovrebbe metteresi al lavoro all'inizio del prossimo settembre.
Sarà presieduta da Bossi stesso e ne faranno parte un consigliere di maggioranza, uno di minoranza (già designata Samantha Frison, avvocato) e quattro cittadini. I "commissari" presteranno la loro opera gratuitamente.
"L'obiettivo è arrivare a un "regolamento di igiene pubblica" - anticipa il sindaco - Un equivalente cartaceo del giudice di pace, cui appellarsi per quanto attiene la civile convivenza in paese".

Le norme che hanno questo compito, però esistono già, e spaziono dal Codice Civile ai vari regolamenti comunali: "Il problema è che, con un panorama normativo così disperso, si presenta dofficoltà sia per chi deve far rispettare la legge, si per chi ci si vuole appellare - replica Bossi - Se noi riuniamo in un unico documento tutte le norme (da varie fonti) che crediamo possano servire, metteremo in chiaro quali siano diritti e doveri dei cittadini in relazione al vivere in paese".
Con quali risultati? "Per esempio, ridurre di molto le occasioni di contenzioso tra cittadini, perché se il regolamento sarà chiaro si potrà capire subito chi è nella ragione e chi nel torto, senza ricorrere agli avvocati".
E poi? "Avere un paese migliore. Se per esempio, ribadiremo quali siano gli obblighi di un prorpietario di casa, avremo ricadute positive sia per la viabilità sia per la pulizia".
Quali saranno gli ambiti normativi che comporranno i vari capitoli del regolamento? "Sono i più ampi: vanno dalla manutenzione delle proprietà o pertinenze private che si afacciano sul suolo pubblico, alla regolamentazione dei reapporti tra vicini (confini, ecc.). Man mano che lavoreremo al regoamento valuteremo quali siano le norme e gli ambiti d'interesse da richiamare".
Un componente della commissione darà indicato dalla magiornaza, e affiancherà il collega di minoranza. Con quale criterio saranno scelti in quattro cittadini? "Dal momento che si tratta di volontari, vedremo chi si farà avanti segnalando in municipio la sua disponibilità - conclude Bossi- Tuttavia il criterio di scelta non sarà solo quello della preparazione giuridica: conterà anche molto la capacità, a livello di buon senso, di discernere quali siano le regole fondamentali per la pacifica convivenza".